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Attacco Jammer ad un Impianto di Sicurezza

Il Jammer è un inibitore di segnale in grado di “bombardare” attraverso un costante impulso una precisa frequenza (GSM, 433MHz, 868MHz, GPS …) mettendo difatto fuori uso il dispositivo, lo strumento o il radiocomando target.
La legge italiana impedisce TOTALMENTE il loro utilizzo perchè violano gli art. 340, 617, 617 bis del Codice Penale. L’utilizzo di questi strumenti è riservato esclusivamente alle Forze dell’Ordine, in quanto nascono come dispositivi impiegati per scopi militari e di protezione di personalità degne di nota. Un esempio di applicazione dei Jammer in tale ambito consiste nell’impedire l’innesco a distanza, tramite cellulari, di ordigni esplosivi. Purtroppo la diffusione del mercato parallelo e/o del commercio elettronico ha permesso il reperimento di questi strumenti ad un pubblico più vasto rendendoli facilmente reperibili in commercio: ad oggi, il jammer è lo strumento più utilizzato per furti e rapine poiché in grado di neutralizzare antifurti satellitari, impianti di allarme per la casa o sistemi di sicurezza per uffici e aziende inibendone per l’appunto la capacità di comunicare lo stato di allarme.

Gli impianti di allarme, sono gli oggetti più colpiti da questo strumento, e proprio su questi volevamo concentrarci. L’impianto di allarme (ottimo strumento per la prevenzione dei furti) è sempre più utilizzato in modalità Wireless/Radio (di solito le frequenze adottate dalle case produttrici sono 433Mhz/868Mhz) e per questo facilmente attaccabile tramite inibitori. Un altro punto debole può essere rappresentato dalla linea GSM del combinatore telefonico (ormai un accessorio di serie per molte centrali di allarme), inibendo tramite generazione di impulso continuo la frequenza GSM di fatto si inibisce la comunicazione con l’esterno della centralina.

Rimedi

L’installatore dovrebbe sempre tener conto di posizionare il box della centrale nella posizione più centrale della casa (per aumentare maggiormente la distanza dell’inibitore dall’esterno) e installare l’impianto in modalità IBRIDA (filare e Radio contemporaneamente). I sensori nei punti più vulnerabili dell’edificio dovranno essere totalmente cablati mentre nei punti più difficilmente accessibili si può ovviare al passaggio dei cavi con un semplice sensore RADIO. Qualora l’edificio o le condizioni non permettano il passaggio dei cavi di allarme consigliamo ALTAMENTE l’utilizzo di una centralina ANTI JAMMING brevettata e conforme alle normative di sicurezza.

Ma come funziona?

In caso di attacco alle reti GSM, l’impianto, pur non potendo comunicare con la centrale operativa, è in grado di attivare la sirena, che ha lo scopo di dissuadere l’intruso, se ad essere rilevato, invece, è un attacco alle frequenze radio, l’antifurto della casa anti-jamming non può attivare la sirena di allarme, ma, avendo la rete GSM libera, può inviare una comunicazione di emergenza alla centrale operativa.

Questo articolo ha voluto introdurre il concetto di inibitore di segnale introducendo una possibile casistica di utilizzo illecito dello stesso sempre mantenendo la filosofia del difendersi conoscendo gli strumenti di attacco. Presto scriveremo nuovi articoli riguardanti diverse applicazioni del potentissimo Jammer (es. inibizione radiocomando automobile).

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