Oggi, volevamo parlarVi di GPS Tracker meglio conosciuto come Localizzatore Satellitare GPS.
Questo dispositivo è fondamentale a supporto dell’attività di investigazione, più precisamente pedinamento, svolta dalle forze dell’ordine e ultimamente, grazie all’enorme commercializzazione dello strumento, in ambito privato e investigativo.
Benefici?
Quando pensiamo all’attività investigativa sicuramente per i meno esperti ci si presenta davanti l’immagine dell’ispettore con sigaro e il giornale con i buchi per spiare l’attività che gli si prospetta davanti; possiamo con certezza dire che grazie all’utilizzo di un GPS Tracker il detective può avere un quadro chiaro fin da subito (pochi giorni di pedinamento elettronico) abbattendo enormemente i tempi che permettono di stilare il cosiddetto modus operandi dell’obiettivo.
I GPS tracker sono dei dispositivi dotati di alimentazione autonoma (batteria integrata con autonomia di circa 10gg) che permettono la localizzazione in tempo reale (gps) o la memorizzazione di quest’ultima.
Esistono due tipi di localizzatori:
DataLogger: il dispositivo viene applicato al veicolo e permette la memorizzazione su memoria interna del percorso che l’obiettivo percorre. I dati potranno essere consultati solamente dopo la rimozione dell’apparato.
GPS Tracker: il dispositivo permette la memorizzazione e l’invio dei segnali in real time ad un server destinato per la gestione e il monitoring delle posizioni ad esso associate. Tramite il pannello di controllo l’utente (detective, operatore ecc..) potrà consultare lo storico delle posizioni (circa 20 gg di trascorso temporale) le coordinate direttamente su mappa e potrà comunicare direttamente con la periferica per cambiarne impostazioni e modalità (es. invio dei segnali ogni X minuti). Le modalità di invio coordinate sono fondamentali in base al tipo di attività che il detective sta svolgendo, ad esempio se si è in modalità pedinamento è chiaro che il dispositivo dovrà essere impostato in modalità invio ogni 2-5min (abbattendo però i consumi della batteria). Di seguito riportiamo un’esempio di una schermata di controllo di un localizzatore in tempo reale.
Pensiamo che il miglior modo di difendersi sia conoscere l’attacco e le attività che rientrano nell’ambito offensivo. Siamo un team di hacker etici e abbiamo sposato la filosofia di difendersi tramite utilizzo di servizi offensive per questo porteremo alla luce le tecniche da noi più conosciute con l’ausilio di mezzi tecnologici (come in questo caso).
Grazie per la Lettura! Continuate a Seguirci.
