fbpx

Si possono intercettare i messaggi di WhatsApp?

Si può intercettare WhatsApp? Si possono leggere i messaggi inviati ad altre persone? Come risalire ai tabulati WhatsApp? Crittografia end-to-end: cos’è?

Se non hai WhatsApp sei fuori dal mondo. Oramai tutte le conversazioni, anche quelle più importanti, come ad esempio le comunicazioni di lavoro, passano per WhatsApp. Un tempo le chat si utilizzavano solo per gli amici e per organizzare i gruppi di calcetto; oggi, al contrario, la famosa app di proprietà di Facebook è divenuta indispensabile e anche in ambito lavorativo si preferisce comunicare via WhatsApp con i propri dipendenti anziché di persona o con una telefonata. Tutto ciò fa sì che per WhatsApp passino informazioni importantissime; cosa succederebbe se venissero spiate? Si possono intercettare i messaggi di WhatsApp? È ciò che ti spiegherò con questo articolo. Se anche tu usi quotidianamente WhatsApp, non solo per svago ma anche per comunicazioni importanti, e ti stai chiedendo se queste sono al sicuro, prosegui nella lettura: ti spiegherò se è possibile intercettare i messaggi di WhatsApp.

Intercettazioni: cosa sono?

Per rispondere alla domanda di fondo dell’articolo, e cioè per comprendere se si possono intercettare i messaggi WhatsApp, devo prima spiegarti cosa sono le intercettazioni. In linea di massima, le intercettazioni consistono nella captazione di una conversazione che avviene tra persone non presenti. Mi spiego meglio.

L’intercettazione, nel diritto processuale penale, è quel mezzo di ricerca della prova che consiste nell’ascoltare (e registrare, ovviamente) una conversazione che avviene tra altre persone, senza che queste sappiano nulla. Diciamo che intercettare è un po’ come spiare dal buco della serratura oppure origliare alla porta.

Intercettazioni: quando sono legali?

Le intercettazioni sono legali solamente quando disposte dal giudice: ed infatti, poiché esse violano il diritto alla riservatezza delle comunicazioni, non potrebbero aversi senza autorizzazione dell’autorità giudiziaria e solamente al ricorrere di particolari ipotesi delittuose.

In poche parole, le intercettazioni sono legali solamente quando:

  • richieste dal magistrato del pubblico ministero;
  • autorizzate dal giudice;
  • effettuate dalla polizia giudiziaria;

Si può intercettare WhatsApp?

Veniamo ora al punto cruciale: si può intercettare WhatsApp? In particolare: si possono intercettare i messaggi inviati tramite WhatsApp? Ebbene, devi sapere che l’app di messaggistica istantanea è dotata di un particolare sistema che impedisce di intercettare le comunicazioni tra utenti.

Utilizzando un linguaggio un po’ più tecnico, le conversazioni che avvengono tramite WhatsApp sono crittografate in modo tale da non poter essere lette da terzi. Cosa significa? La crittografia è quella tecnica che permette di cifrare un messaggio rendendolo incomprensibile a tutti fuorché al suo destinatario (e al mittente, ovviamente).

In poche parole, la crittografia delle chat impedisce a chi è estraneo alla conversazione di leggere i messaggi che gli utenti si scambiano. Il messaggio viene codificato quando lascia lo smartphone di partenza, per poi essere decodificato soltanto una volta arrivato al destinatario, prevenendo in tal modo attacchi che potrebbero violare la riservatezza (crittografia end to end). Di conseguenza, nemmeno il fornitore del servizio (cioè WhatsApp) può leggere le conversazioni.

Questo significa che, se la polizia giudiziaria, nell’eseguire un intercettazione, chiede a WhatsApp di fornirle le conversazioni avvenute tra due persone oppure all’interno di un gruppo, non gliele può fornire perché anch’essa ne è all’oscuro. Tuttavia, qualcosa si può fare; leggi il prossimo paragrafo.

Come intercettare WhatsApp?

Abbiamo detto che non è possibile intercettare i messaggi WhatsApp perché essi sono accessibili solamente alle parti direttamente coinvolte nella conversazione; per di più, WhatsApp non memorizza le chat che avvengono tra i propri utenti.

Detto questo, c’è qualcosa che la polizia giudiziaria può fare nel caso stia svolgendo delle indagini e sia stata autorizzata dal giudice a compiere intercettazioni. Devi sapere che WhatsApp raccoglie alcuni dati degli utenti che potrebbero essere trasmessi alle forze dell’ordine: l’app di proprietà di Facebook, infatti, memorizza dati come numeri di cellulare, tipo di smartphone, rete mobile, numeri di persone contattate, dati sulle pagine web visitate tramite l’app, tempo e durata delle chat, indirizzi Ip, posizione e contatti.

Quindi, mentre le chat di WhatsApp (inclusi i file multimediali, come le immagini, i link e i video inviati) sono protette dalla crittografia end-to-end di cui ti ho parlato sopra, gli altri dati sensibili sono invece “scoperti”, e potrebbero essere comunicati alla polizia giudiziaria se ne facesse richiesta.

La polizia non può mai risalire ai messaggi WhatsApp?

Se, dunque, la polizia non può intercettare i messaggi WhatsApp, ciò non vuol dire che non possa risalirvi in altro modo. Come abbiamo detto nei paragrafi precedenti, le conversazioni che avvengono tramite WhatsApp sono tutelate da una particolare crittografia che consente solamente alle persone coinvolte nel dialogo di poter prendere visione dei propri messaggi. Ebbene, da tanto deriva che i messaggi vengono memorizzati all’interno del proprio smartphone, e qui vi rimangono anche se cancellati.

Tutto ciò significa che la polizia può procedere all’estrazione dei messaggi operando direttamente sul cellulare e risalendo ai tabulati WhatsApp. Se ne vuoi sapere di più su questo specifico argomento, ti consiglio di leggere il mio articolo dal titolo Come richiedere tabulati messaggi WhatsApp.

Si possono intercettare illegalmente i messaggi WhatsApp?

Quanto detto finora riguarda le intercettazioni legali, cioè quello autorizzate dall’autorità giudiziaria; ora, sorge spontanea un’altra domanda: si possono intercettare illegalmente i messaggi WhatsApp? Ebbene, la risposta non è semplice, visto che quasi nulla può resistere ad un hacker provetto.

In teoria, un’intercettazione illegale dei messaggi scambiati attraverso WhatsApp può avvenire: ad esempio, è possibile intercettare un telefonino installando sul cellulare della vittima un software che, di nascosto, inoltra a un altro numero i messaggi indirizzati.

Alcune intercettazioni illegali si servono di sim e di cellulari clonati, che cioè in rete appaiono con la stessa identità degli originali: quando il telefono dell’intercettato è spento, messaggi e chiamate arrivano al clone. Un altro metodo molto più semplice è quello di utilizzare WhatsApp Web, un portale per computer che duplica le chat dello smatphone.

Insomma, metodi non ortodossi che, oltre ad essere illegali, non sono neanche garanzia di successo.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *