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Il governo cinese blocca Whatsapp! Scopri Perchè


Dopo i problemi riscontrati da molti utenti cinesi nel mese di luglio, negli ultimi giorni, Whatsapp ha completamente smesso di funzionare. Infatti il governo cinese ha aggiunto l’applicazione di messaggistica alla lista di quelle bloccate nei vari store.
Probabilmente tutto ciò è dovuto all’avvicinamento del Congresso del Partito comunista, con data d’inizio fissata per il 18 di ottobre. Il presidente Xi Jinping rimarrà alla guida ma ci si aspetta un grosso rimescolamento tra il partito cinese, dal quale nei mesi scorsi sono stati epurati diversi funzionari.
Non è la prima volta che si sviluppano situazioni del genere in Cina, già Google e Youtube vennero bloccati per diverso tempo. Il governo punta a favorire app di impronta cinese come WeChat e Weibo che furono costrette ad accettare le normative imposte dal governo cinese. Queste normative prevedono la possibilità del governo di entrare nei profili e perfino cancellarli per intero se riportano materiale politico non gradito al presidente e il suo partito.
Zuckerberg sta provando ad “aprire le menti” al governo cinese. Dal 2009 Facebook in Cina è bloccato come lo è dal 2015 Instagram. L’imprenditore americano si è fatto fotografare durante il suo viaggio in Cina mentre parla con persone e cerca di capire i loro interessi.
La Cina non è la prima nazione ad aver bloccato l’app di messaggistica più famosa al mondo. Già due anni fa un giudice brasiliano interruppe il servizio per diversi giorni dopo che la società di messaggistica si rifiutò di fornire informazioni utili allo sviluppo di un’indagine penale.
La libertà di parola e pensiero non è un qualcosa che si può ostacolare, auspichiamo che il governo cinese lo capisca prima o poi.
Grazie a Tech-Hardware per l’Articolo

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